22/04/07 (Massimo R.) - Per la terza volta nella sua storia, dopo l'Inter di Foni (1952-53 e 1953-54) e la "Grande Inter" del mago Herrera (1964-65 e 1965-66) l'Inter vince due scudetti di fila ! Uno scudetto anche questo strameritato, mai in discussione, vinto di fatto gia' dalla fine del girone di andata, quando eravamo appena a meta' della serie-record di 17 vittorie.

Lo scorso anno lo meritammo comunque, ma vincerlo sul campo, con i gavettoni e le lacrime nello spogliatoio e poi i caroselli di macchine, l'afflusso interminabile di tifosi in Piazza Duomo, la festa fino a tarda notte, e' pero' proprio un'altra cosa ! Troppo forte per chiunque la squadra di quest'anno, e razionalmente ragionando, le paure ataviche riaffiorate dopo le ultime tre partite senza vittorie erano assolutamente infondate.

"Un'emozione immensa dopo un Campionato straordinario! " - queste le prime parole di Mancini - "dedicato a Facchetti ed a tutti gli interisti sparsi ovunque nel mondo". Moratti spaesato, almeno all'inizio, disabituato a festeggiare, ma orgoglioso di quanto fatto da tutti, dall'allenatore all'ultimo dei giocatori. Chissa' se questo successo, ottenuto proprio nella citta' di Moggi, ripaga, da ogni punto di vista, gli sforzi compiuti dal giorno del suo arrivo all'Inter. Comunque ora e' fatta, da domani si pensa al futuro, senza stravolgere uno spogliatoio che funziona bene con innesti sbagliati o forzati. Non si fanno nomi, in quese occasioni ? In genere e' vero. Tutti bravi dal primo all'ultimo. Faccio due eccezioni. Il primo e'Zanetti, da troppi anni aspettava questo momento. Il secondo e' Marco Materazzi; che, esattamente come al "mondiale", ha cominciato come seconda scelta ed e' finito simbolo della convinzione di forza e della grinta e della fame di vittoria di tutti. Da oggi, interisti di tutto il mondo, a testa alta ancor piu' di prima !

Autor: Massimo Recchioni